Analisi e tipologizzazione dei neologismi emersi in concomitanza con la pandemia COVID-19
Author | Affiliation | |
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LT |
Date |
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2021 |
A partire dal 2019, la comunità globale è stata colpita dalla pandemia di COVID-19, un virus la cui diffusione ha trasformato, in Italia come nel resto del mondo, il modo di vivere – con i lockdown, il distanziamento sociale e le autoquarantene, e ha introdotto nuovi oggetti, professioni e concetti quali il covid-manager, la mascherina di comunità, e il reddito di quarantena. Il grande numero di neologismi entrati nella lingua italiana in relazione con la pandemia da un lato indicano la gravità e la novità di una situazione che non ha eguali nella storia recente; dall’altro è un’occasione per studiare in tempo reale le modalità di formazione di nuovi termini o i criteri secondo i quali alcuni forestierismi entrano e sono integrati nella lingua italiana. Quindi questa presentazione cercherà di indicare quali tendenze si osservano nelle modalità di formazione dei neologismi nella lingua italiana e quali regole si seguono per la formazione, l’integrazione di calchi, prestiti e neosemismi. Applicando un metodo descrittivo e di analisi sincronica si analizzano termini ed espressioni raccolti in un corpus linguistico creato ad hoc con i neologismi più comuni e meglio integrati per il periodo tra la fine del 2019 e il primo semestre del 2021. Lo studio ha rilevato che la maggior parte delle nuove parole sono prestiti non adattati. Si può concludere che l'italiano tende a non adattare le parole derivate dall'inglese.